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Questo articolo vuole implementare quanto già detto per il pellet riguardo le certificazioni delle biomasse legnose. Si è visto quanto sia fondamentale l’utilizzo di prodotti combustibili di comprovata qualità affinché siano garantiti il rendimento del generatore, il conseguente risparmio energetico, l’effettiva sostenibilità del combustibile e le relative basse emissioni di agenti inquinanti durante la combustione.

Cos'è BiomassPlus?

BiomassPlus® è uno schema di certificazione volontario di terza parte ideato da AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), soggetto proprietario dell’omonimo marchio, e da ENAMA (Ente Nazionale Meccanizzazione Agricola), l’organismo di certificazione accreditato e indipendente che provvede all’ispezione e al rilascio della certificazione applicato a produttori e distributori di:

  • Legna da ardere: si può suddividere in due categorie, legno duro o legno dolce, a seconda della provenienza; il legno duro proviene dalle latifoglie, come rovere, faggio, noce; il legno dolce o resinoso, invece, proviene dalle conifere, o sempreverdi, come pino, abete, larice. La cosiddetta legna verde è la legna appena tagliata nella quale più della metà del peso è costituito dall’acqua. La legna verde, mediante i processi di stagionatura o di essicazione, perde gran parte del contenuto idrico: il legno è considerato secco quando contiene una media del 20% di umidità relativa;
  • Cippato: dall'inglese chip, cioè scaglia, indica il materiale derivato dagli scarti dell’industria del legno e dell’agricoltura che viene prodotto con macchine cippatrici, sminuzzando il legno in scaglie di dimensioni variabili con lunghezza e spessore di pochi centimetri. Il cippato è particolarmente indicato per l’uso in caldaie di media-grande potenza (almeno 40-45 kW termici), con un fabbisogno superiore a circa 50-60 MWh termici annui, e per la produzione combinata di calore ed energia elettrica. Di forma simile a quella del cippato, ma caratterizzato da dimensioni minori, è il cippatino;
  • Bricchette: materiale pressato in diverse forme e grandezze, fabbricato a partire da resti di legno non trattato, secco (quali ad esempio trucioli di piallatura), compresso ad alta pressione. A seconda del materiale utilizzato, le bricchette presentano diverse caratteristiche a livello di combustione, alcune bruciano praticamente come i ciocchi di legna, mentre altre ardono senza formare una grande fiamma.

BiomassPlus è il primo schema di certificazione europeo per le suddette biomasse legnose, basato sul pacchetto di normative internazionali UNI EN ISO 17225:2014. In particolare, lo schema certifica la conformità con la classificazione individuata negli standard internazionali:

  • UNI EN ISO 17225-5 per la legna da ardere;
  • UNI EN ISO 17225-4 per il cippato di legno;
  • UNI EN ISO 17225-3 per le bricchette.

La classificazione prevede l’assegnazione di 4 classi di qualità: A1+, A1, A2, B; i biocombustibili certificati BiomassPlus devono ridurre le emissioni di gas serra di oltre l'80% rispetto ai combustibili fossili, la tracciabilità è mantenuta a partire dalla biomassa grezza.

I soggetti coinvolti nello schema di classificazione, così come accade per la certificazione AriaPulita sempre ideata da AIEL, scelgono volontariamente, mediante apposita richiesta di valutazione, di far parte delle realtà certificate. 

In particolare essi possono essere:

  • Produttore, ossia il primo soggetto che immette sul mercato il biocombustibile solido finito certificato;
  • Distributore, ossia il soggetto che acquista il prodotto da un produttore certificato e poi lo rimette in commercio;

l’elenco dei produttori e distributori certificati è in continuo aumento ed è consultabile sul sito biomassplus.org.

 

BiomassPlus: garanzie e caratteristiche dei prodotti certificati

La certificazione BiomassPlus® offre una garanzia lungo tutta la filiera di produzione in tema di:

  1. Qualità del prodotto e del processo: i produttori e i distributori devono rispettare la qualità del prodotto certificata in classe A1+, A1, A2 o B, in conformità con quanto previsto dalla norma ISO 17225. Lo schema garantisce che le aziende certificate siano dotate di requisiti infrastrutturali tali da assicurare la qualità del prodotto durante tutto l’arco di un anno; la qualità del prodotto e del processo di produzione viene controllata attraverso verifiche periodiche dell’organismo di certificazione e attraverso un piano di controllo di qualità dei lotti interno all’azienda.

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  1. Sostenibilità ambientale: ogni produttore o distributore certificato deve garantire di immettere nel mercato biocombustibili legnosi ottenuti da cicli produttivi capaci di generare un risparmio di emissioni di CO2 equivalente almeno pari al 70% rispetto a quello prodotto dal gas naturale, a parità di energia producibile. Tale valore viene garantito dal monitoraggio e controllo delle operazioni lungo la filiera produttiva. Per produrre 10 MW/h di energia primaria (energia del combustibile prima dell’ingresso nel generatore), i combustibili necessari per scaldare un’abitazione di circa 60 mq, dotata di involucro edilizio ad isolamento medio, ad uso domestico emettono i seguenti quantitativi di CO2 equivalente:

 

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M = contenuto idrico, espresso in %; quantità di acqua rispetto al peso del legno cosiddetto “tal quale” (ossia non “anidro”), che incide sul rendimento del combustibile in quanto durante la combustione deve essere spesa dell’energia per farla evaporare.

  1. Tracciabilità e legalità: lo schema prevede l’obbligo dell’adozione di un sistema di tracciabilità e di dovuta diligenza del materiale. Ogni produttore e distributore è dotato di un codice identificativo univoco (ID), applicato lungo il sistema di tracciabilità dei lotti di prodotto. Il sistema di tracciabilità consente di identificare le diverse fasi del processo produttivo e i fattori di rischio che possono influenzare la qualità del prodotto.

Nelle tabelle seguenti si riportano i requisiti propri dei prodotti certificati, evidenziando che alla classe A1+ corrispondono combustibili che possiedono caratteristiche in grado di rispondere a parametri più restrittivi rispetto alla stessa norma di riferimento:

 

1 – Caratteristiche qualitative della legna da ardere distinte per classe di qualità – Norma ISO 17225-5

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2.1 – Caratteristiche qualitative del cippato distinte per classe di qualità – Norma ISO 17225-1

2.1

 

          2.2 – Classificazione della pezzatura delle diverse tipologie di cippato

2.2

         3 – Caratteristiche qualitative dei bricchetti distinte per classe di qualità – Norma ISO 17225-3

3

 

Ogni prodotto certificato, naturalmente, riporta l’etichettatura BiomassPlus® la quale indica:

  • la tipologia di combustibile
  • la relativa norma di riferimento ISO 17225
  • la classe di qualità del prodotto
  • il codice identificativo del produttore

FIG_1

 

Una revisione dell’etichetta, a livello grafico, è in vigore da Settembre 2019, tuttavia per tutto il 2020 sarà utilizzabile la versione precedente; dal 2021 sarà invece utilizzabile soltanto la nuova etichetta:

 

FIG_2

 

Produrre legna da ardere, cippato e bricchette certificati BiomassPlus significa, secondo la visione di AIEL, porsi sul mercato in un’ottica di trasparenza, affidabilità e qualità e contribuire a rafforzare il settore nella direzione della legalità e della tracciabilità. Acquistare legna da ardere, cippato e bricchette certificati significa utilizzare prodotti di elevata qualità a garanzia della buona resa del generatore. Naturalmente, oltre all’utilizzo di biocombustibili legnosi certificati, sono importanti tutte le “buone prassi”:

  • uso di generatori di calore moderni e dotati di tecnologia avanzata;
  • sostituzione del generatore obsoleto con uno moderno (turnover tecnologico) utilizzando gli incentivi quali Conto Termico ed Ecobonus;
  • installazione e regolare manutenzione eseguite da un tecnico abilitato e qualificato ad hoc per operare su impianti a biomassa;
  • rimozione quotidiana della cenere dal braciere della stufa.

@fonte immagini AIEL 

 

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