Esiste una distinzione tra le tipologie di terminale: Comignolo (aspiratore statico): dispositivo posto a coronamento di una canna fumaria, sul tetto dell’edificio, alla sezione di sbocco dei fumi di un camino/canna fumaria/condotto intubato atto a facilitare la dispersione dei prodotti della combustione; Terminale di tiraggio: dispositivo installato nel caso di scarico a parete, al termine di un canale da fumo…
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La cottura dei cibi determina, ovviamente, l’emissione di fumi e vapori nonché la diffusione di odori, la creazione di accumuli di polveri e fluidi e la possibilità che si creino muffe e condense nei locali d’installazione. Essa, pertanto, rappresenta senz’altro una fonte di rischio per la salute delle persone e per la sicurezza degli ambienti/edifici (qualità dell’aria interna, salubrità dei locali, emissioni in atmosfera, danni agli edifici, pericolo di incendio di incombusti e accumuli).
Fin dall’alba dei tempi una delle primarie necessità del concetto di “abitare” dell’uomo è stata quella di procurarsi, addomesticare, confinare e mantenere il fuoco sfruttandolo per illuminare, scaldarsi, e cucinare. Si può affermare quindi che il moderno caminetto affonda le sue origini nei focolai paleolitici passando per gli ipocausti romani e arrivando alle caminate del primo Medioevo.
Il sistema di evacuazione dei fumi è parte integrante dell’impianto termico, ad esso spetta infatti l’espulsione dei residui di combustione, la quale deve avvenire sempre in maniera ottimale affinché possa garantire il massimo rendimento del generatore e l’efficienza dell’impianto stesso, fattori che incidono sulle emissioni in atmosfera, sul risparmio energetico ed economico e, non per ultimo, sul comfort e la sicurezza degli edifici e delle persone.
L’installazione di canne fumarie a doppia parete è principalmente utilizzata nei casi in cui si debba realizzare un nuovo condotto di evacuazione dei fumi esterno all’edificio.
Nei casi di malfunzionamento delle canne fumarie/camini, di inadeguatezza dei condotti fumari esistenti a nuovi generatori o nell’ambito di opere più consistenti e sistematiche come gli interventi di ristrutturazione edilizia, può rendersi necessario un intervento di risanamento del sistema di evacuazione dei fumi. Tale intervento ha lo scopo di ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto in rapporto alla tipologia di generatore con relativa alimentazione e in conformità con la normativa vigente.
Fonti di riscaldamento domestico alternative, da considerarsi aggiuntive rispetto alla fonte di riscaldamento principale, possono essere stufe e caminetti a bioetanolo.
Il termine stube originariamente indicava il soggiorno, tipico delle zone nordeuropee e alpine, in cui era collocata la stufa e che spesso era l'unico ambiente direttamente riscaldato della casa nel quale si svolgeva la maggior parte della vita familiare.
Il principale elemento che conferisce acidità alla condensa di dei fumi di un generatore a condensazione è la CO2 proveniente dalla combustione. Il combustibile, bruciando, genera sostanze residue, per lo più acqua e, appunto, anidride carbonica.
Tra i tipi di generatori in commercio si possono individuare 3 categorie di caldaie a gas: Caldaie ad alto rendimento Caldaie tradizionali Caldaie a condensazione La principale differenza tra le caldaie tradizionali e quelle a condensazione consiste nel recupero del calore dei fumi di combustione. Le normali caldaie, comprese quelle ad alto rendimento, utilizzano solo una parte del calore ricavabile dai fumi di…