ARTICOLO 11/2019
UNI 10845: Intubamento della canna fumaria, caratteristiche e normative di riferimento

L’intubamento di una canna fumaria è la pratica maggiormente utilizzata per il risanamento e la messa a norma di canne fumarie che per motivi di vetustà, inadeguatezza del materiale, sostituzione di generatori o di combustibile non siano più in grado di garantire la corretta evacuazione dei fumi nonché l’intero funzionamento del sistema di riscaldamento.
Si è visto come le caldaie a condensazione, così come i vari apparecchi alimentati a biomassa solida, siano sempre più diffuse nel territorio nazionale, e come tali apparecchi abbisognino di camini/canne fumarie rispondenti a specifici requisiti; inoltre, la necessità di risanamento di un camino/canna fumaria esistente può essere legata ad altre problematiche di tipo funzionale, come ad esempio il cattivo tiraggio o la presenza ed eventuale percolazione di condense, o di tipo meccanico, quali cedimenti e danneggiamento dei condotti, specialmente nei camini/canne fumarie realizzate in laterizio o in vibrocemento.
La tecnica dell’intubamento consiste sostanzialmente nell’introduzione, all’interno del condotto esistente, di nuovi condotti di materiale idoneo i quali vadano a costituire una nuova parete interna, ossia quella a contatto con i prodotti della combustione, del camino o della canna fumaria che risponda alle nuove esigenze di esercizio. I materiali più utilizzati per questo scopo sono l’acciaio inox (per lo più adatto per tutti i tipi di combustibile) e la plastica (indicata per l’evacuazione dei fumi di caldaie a condensazione e dei vapori di cottura), entrambi disponibili in commercio sia in elementi rigidi che flessibili in modo da poter rispondere anche laddove l’andamento del camino esistente sia molto irregolare (seppure questi ultimi siano soggetti a limitazioni d’impiego); esistono inoltre dei condotti flessibili modellabili costituiti da fibra di vetro e resine termoindurenti (le cosiddette canne fumarie gonfiabili) nati appositamente per i casi di risanamento ma, tuttavia, anch’essi soggetti a limitazioni d’impiego piuttosto restrittive.
Le normative di riferimento
La distinzione principale che occorre fare nel caso dei condotti intubati riguarda principalmente il tipo di combustibile utilizzato dal/dai generatori asserviti. Per quanto concerne gli impianti a gas con potenza nominale < 35 kW la normativa di riferimento generale è la UNI 10845:2018 “Impianti a gas per uso civile – Sistemi per l'evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas – Criteri di verifica e risanamento” la quale stabilisce i criteri per la verifica della funzionalità di sistemi in esercizio asserviti ad apparecchi alimentati a gas e per la verifica dell’idoneità di sistemi esistenti, per i quali è previsto il collegamento di apparecchi alimentati a gas; essa stabilisce inoltre i criteri per l’adeguamento di sistemi e per il risanamento e la ristrutturazione di camini e canne fumarie esistenti che non soddisfano i requisiti della norma.
Rimanendo nell’ambito degli apparecchi a gas, altra norma tecnica fondamentale è la UNI 7129-3:2015 “Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e messa in servizio – Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione”.
Relativamente ai generatori alimentati da biomasse solide la norma di riferimento è la UNI 10683:2012 “Generatori di calore alimentati a legna o altri biocombustibili solidi – Verifica, installazione, controllo e manutenzione” la quale definisce i requisiti di verifica, installazione, controllo e manutenzione di impianti destinati al riscaldamento ambiente e/o alla produzione di acqua calda sanitaria e/o alla cottura dei cibi, con apparecchi sia a tiraggio naturale lato fumi che a tiraggio forzato, di potenza termica nominale < 35 kW alimentati con biocombustibili solidi.
La Norma Tecnica UNI 10845:2018 descrive quali siano i requisiti e le caratteristiche di un sistema di evacuazione dei fumi; infatti, un sistema si ritiene idoneo all'esercizio quando sia accertato che sussistono tutti i requisiti di:
- Funzionalità: un sistema risulta funzionale al tipo di apparecchio, a tiraggio naturale o a tiraggio forzato, cui è asservito, quando soddisfa rispettivamente le condizioni seguenti:
- adeguato afflusso di aria comburente;
- assenza di riflusso o fuoriuscita dei prodotti della combustione verso l'ambiente interno;
- corretta evacuazione dei prodotti della combustione.
- Caratteristiche strutturali: si ritengono adeguate quando presentano le condizioni seguenti:
- le aperture di ventilazione per l'adduzione di aria comburente agli apparecchi raccordati al sistema risultano libere, di adeguata superficie e protette con opportune griglie ove richiesto;
- i componenti del sistema sono realizzati con materiali compatibili con l'apparecchio di utilizzazione, resistenti alla temperatura e pressione dei prodotti della combustione e resistenti alla corrosione delle eventuali condense;
- essi, inoltre, non presentano segni di deterioramento, danneggiamento, crepe, fessurazioni;
- i camini, le canne fumarie e i condotti intubati hanno andamento prevalentemente verticale. Eventuali deviazioni di percorso o variazioni di sezione consentono un corretto funzionamento fluidodinamico del sistema;
- la sezione utile e lo sviluppo del camino, canna fumaria o condotto intubato è compatibile con le caratteristiche dell'/degli apparecchio/i collegato/i o che si intende collegare;
- la posizione e la quota di sbocco, la sezione di sbocco e il comignolo consentono un corretto funzionamento fluidodinamico del sistema;
- il comignolo, ove richiesto e/o presente, è conformato in modo da impedire la penetrazione degli agenti atmosferici, assicurare lo scarico dei prodotti della combustione, anche in presenza di venti di ogni direzione ed inclinazione, ed essere posizionato al di fuori della zona di rispetto;
- la camera di raccolta, quando presente e/o necessaria, risulta di altezza adeguata (ovvero, pari a 3 volte il diametro del camino/canna fumaria/condotto intubato o 500 mm). Se risulta dotata di sportello o apposita apertura d'ispezione rivolti verso ambienti interni, questi devono poter essere chiusi a tenuta;
- alla base di sistemi operanti ad umido, il dispositivo di scarico della condensa è presente, è collegato all'impianto di scarico delle condense ed ha caratteristiche dimensionali conformi a quanto previsto dalle UNI 7129-5 e UNI 11528;
- l'asola tecnica, ove presente, è incombustibile (classe 0 o classe A1 di reazione al fuoco);
- i camini, i condotti intubati e le canne collettive operanti con pressione positiva, non risultano addossati agli edifici;
- nel caso di installazione all'interno dell'edificio, i camini, i condotti intubati e le canne collettive operanti con pressione positiva sono posizionate all'interno di un'asola tecnica, nella quale è presente una intercapedine libera avente superficie conforme a quanto previsto dalle UNI 7129-3 e UNI 11528.
- Tenuta: un camino, canna fumaria o condotto intubato si ritiene a tenuta quando, effettuando una prova in pressione si riscontrano valori di perdita non maggiori di quelli prestabiliti. In considerazione delle caratteristiche specifiche di funzionamento e delle altre modalità di controllo indicate nella norma, i requisiti di tenuta di camini o canne fumarie funzionanti in depressione, asserviti ad apparecchi a tiraggio naturale di tipo B11, si intendono soddisfatti quando sono rispettate le prescrizioni per quanto riguarda in particolare l'assenza di segni di deterioramento, danneggiamento, crepe e fessurazioni. Per sistemi fumari installati all'esterno, siano essi in pressione negativa o in pressione positiva (a vista o in asola tecnica esterna alla struttura dell'edificio) non è necessario effettuare una verifica di tenuta. I requisiti si ritengono soddisfatti se sono rispettate le prescrizioni per quanto riguarda l'assenza di segni di deterioramento, danneggiamento, crepe e fessurazioni.
I requisiti di tenuta di sistemi fumari operanti in pressione positiva ed installati in asole tecniche interne alla struttura dell'edificio si ritengono soddisfatti, senza necessità di effettuare una verifica di tenuta se sono rispettate le prescrizioni per quanto riguarda l'assenza di segni di deterioramento, danneggiamento, crepe e fessurazioni e se è soddisfatta almeno una delle seguenti condizioni:
- l'intercapedine risulta avere la sezione di aerazione uguale o maggiore al 150% della sezione del sistema fumario e la sezione totale dell'asola tecnica (comprensiva di intercapedine e condotto di scarico) è non minore di 115 cm2;
- l'intercapedine è utilizzata per il prelievo dell'aria comburente;
- la depressione misurata all'interno dell'intercapedine con uno strumento deve essere non minore di 4 Pa rispetto al locale in cui è posizionato lo strumento. La misurazione deve essere effettuata dopo un periodo di funzionamento dell'apparecchio non minore di 10 minuti. La sonda utilizzata per la misura deve essere inserita alla base dell'asola tecnica (per esempio, in corrispondenza dello sportello di ispezione).
La Norma Tecnica descrive inoltre i casi nei quali sia necessaria la verifica del sistema di evacuazione dei fumi:
-
Motivazioni per la verifica della funzionalità: il requisito di funzionalità di un sistema in esercizio deve essere verificato nei casi seguenti:
- modifiche ed ampliamenti dell'impianto di adduzione del gas che possono determinare variazioni della condizione di funzionamento del sistema;
- sostituzione di apparecchi con apparecchi similari;
- ogni qualvolta si riscontri un'anomalia del funzionamento del sistema;
- su specifica richiesta dell'utente o delle autorità competenti.
-
Motivazioni per la verifica delle caratteristiche strutturali e della tenuta: il requisito di caratteristiche strutturali e di tenuta di un sistema esistente deve essere verificato nei casi seguenti:
- quando fra la posa di un sistema e la sua messa in servizio trascorrono più di 12 mesi;
- quando il camino, precedentemente mai messo in servizio e/o incompiuto, è sprovvisto della necessaria documentazione a corredo (dichiarazione di conformità);
- impianto messo fuori servizio per mancata funzionalità del sistema fumario.
- su specifica richiesta dell'utente o delle autorità competenti.
- Motivazioni per la verifica delle caratteristiche strutturali e della funzionalità: il requisito delle caratteristiche strutturali e di funzionalità di un sistema deve essere verificato nel caso di nuovi impianti in cui tra la posa di un apparecchio e la sua messa in servizio trascorrono più di 12 mesi.
Per quanto concerne l’adeguamento/risanamento/ristrutturazione, la norma prescrive che un sistema che non dovesse soddisfare in tutto o in parte i requisiti prescritti non può essere riutilizzato o rimesso in funzione se non dopo essere stato sottoposto a interventi mirati a ripristinarne i requisiti.
Il ripristino dei requisiti può essere ottenuto mediante interventi di adeguamento o ristrutturazione. Al termine dei lavori, il sistema deve essere sottoposto alle rispettive verifiche suddette e soddisfare tutti i requisiti richiesti. Gli esiti delle verifiche devono essere opportunamente documentati. I materiali ed i componenti per l'adeguamento, risanamento o ristrutturazione dei sistemi devono essere espressamente dichiarati idonei allo scopo dal fabbricante e, ove previsto dalla normativa vigente, conformi a specifiche norme di prodotto. Essi, inoltre, devono essere messi in opera secondo le pertinenti norme di installazione. È consentito il risanamento delle pareti perimetrali interne di camini e canne fumarie esistenti utilizzando materiali adatti e tecniche di installazione adeguate, dichiarati idonei allo scopo dal fabbricante. In particolare, i materiali impiegati devono essere adatti a resistere alle normali condizioni di esercizio previste, ai componenti chimici presenti nei prodotti della combustione, alle sollecitazioni termiche e meccaniche nonché alle operazioni di pulizia o manutenzione.
In particolare, il camino/canna fumaria sottoposta a risanamento:
- deve essere incombustibile (classe 0 o classe A1 di reazione al fuoco);
- al termine dell'operazione, il materiale utilizzato per il risanamento deve risultare solidale ed inamovibile rispetto alla parete interna del camino, canna fumaria;
- il materiale deve essere posato in modo da risultare permanentemente inglobato nel camino/canna fumaria; qualsiasi manovra di rimozione dello stesso ne provoca la rottura;
- nel caso di camini/canne fumarie addossate o inserite all'interno dell'edificio, tale tecnica può essere utilizzata solo per funzionamento in pressione negativa;
- la tecnica di risanamento può essere utilizzata per rendere idonee all'intubamento le asole tecniche esistenti.
La norma UNI 7129:2015, parte terza, punto 5, riprende la succitata Norma tecnica relativamente ai sistemi intubati aggiungendo alcune prescrizioni riguardo l’utilizzo di un singolo condotto intubato all’interno di un’asola tecnica ed inoltre regolamenta la messa in esercizio di sistemi intubati multipli, ossia l’utilizzo di asole tecniche per il passaggio di uno o più condotti di evacuazione dei prodotti della combustione.
Un sistema intubato è composto dai seguenti 3 elementi:
- asole tecniche esistenti o di nuova realizzazione;
- condotti per intubamento funzionanti con pressione positiva o negativa rispetto all'ambiente;
- intercapedine.
Ai sensi della Norma, è richiesta la stesura di un progetto nel caso si realizzino sistemi multipli o collettivi (negli altri casi il progetto può essere sostituito da una relazione tecnica).
L'asola tecnica esistente o di nuova realizzazione deve essere di materiale di classe A1 di reazione al fuoco (UNI EN 13501-1) e deve essere adibita ad uso esclusivo del nuovo sistema fumario, tuttavia è ammesso il passaggio di tubazioni dell'acqua o altri fluidi non combustibili all'interno dell'asola tecnica se sono rispettate le condizioni di seguito riportate:
- l'intercapedine libera non deve essere adibita ad aspirazione dell'aria comburente degli apparecchi utilizzatori;
- la superficie libera non deve risultare inferiore a quanto riportato nella prima figura;
- la distanza fra il condotto di evacuazione dei prodotti della combustione e altra tipologia di tubazione non deve essere inferiore a 100 mm.
Nella realizzazione di sistemi intubati multipli, oltre ai requisiti succitati, devono essere rispettate le condizioni seguenti:
- tra la parete esterna di ogni condotto intubato e la parete interna dell'asola tecnica dell'edificio, deve essere mantenuta una distanza non minore di 2 cm;
- tra la parete esterna del condotto per intubamento e quella di ogni altro condotto si deve mantenere una distanza non minore di 2 cm, distanze minori sono ammesse purché sia garantita la normale dilatazione dei condotti e la possibilità di manutenere e/o sostituire singoli condotti;
- è ammesso l'intubamento multiplo in presenza di condotti al servizio di apparecchi per i quali è richiesta la resistenza a fuoco di fuliggine (per esempio combustibili solidi o liquidi) a condizione che il condotto utilizzato sia classificato A1;
- è ammesso far transitare condotti al servizio di apparecchi per i quali è richiesta la resistenza a fuoco di fuliggine (per esempio combustibili solidi) a fianco di condotti classificati come non resistenti (di classe 0) purché sia sempre rispettata la distanza di sicurezza del prodotto designato G tra i due condotti. Qualora non sia possibile rispettare tale distanza, o non rilevabile, è necessario coibentare opportunamente il condotto.
Inoltre:
- nel caso di inserimento nella stessa asola tecnica dell'edificio di condotti per intubamento, che in condizioni di funzionamento stazionario presentino valori di pressione statica aventi segno diverso, devono essere adottate soluzioni che consentano la corretta evacuazione dei prodotti della combustione allo sbocco in atmosfera senza mutue interferenze fluidodinamiche;
- alla sommità del sistema multiplo, i singoli condotti intubati devono disporre di una targa, o altro elemento, che consenta l'identificazione dell'apparecchio allacciato; inoltre nel caso di presenza di condotti per l'adduzione dell'aria comburente e di evacuazione dei prodotti della combustione, i due servizi devono poter essere identificati sempre a mezzo di targa o altro elemento equivalente;
- ove necessario ogni singolo condotto per intubamento deve essere dotato di un sistema di scarico delle condense operante in modo autonomo rispetto ai restanti condotti di evacuazione dei prodotti della combustione.
La norma UNI 10683:2012 aggiunge alcune ulteriori prescrizioni a quanto già detto per i sistemi intubati:
- tutti i componenti devono essere realizzati con materiali aventi classe di reazione al fuoco A1;
- non è ammesso l’utilizzo di tubi metallici flessibili estensibili;
- il camino deve ricevere lo scarico del solo canale da fumo collegato all’apparecchio, non sono quindi ammesse canne fumarie collettive né il convogliamento nel medesimo camino o canale da fumo di scarichi di cappe sovrastante apparecchi di cottura di alcun genere né scarichi provenienti da altri generatori.
Conclusioni
In conclusione si può riassumere che la tecnica dell’intubamento è sempre ammessa per ogni tipo di generatore, così come l’utilizzo di asole tecniche o cavedi comuni (situazione molto comune, ad esempio, nei vani tecnici condominiali) anche nel caso di sistemi multipli asserviti a generatori alimentati da combustibili differenti e funzionanti con differenti valori di pressione, classe di temperatura, etc. Il cavedio al servizio di un sistema intubato multiplo diviene ad utilizzo esclusivo dei condotti di evacuazione dei prodotti della combustione.
buongiorno chiedo; si può intubare una canna fumaria in laterizio che già prima era stata intubata con tubo in acciaio inox ?, in pratica intubare il tubo in acciao con tubo flessibile di plastica per caldaia a condensazione che è dentro un condotto in laterizio .grazie