BLOG

 In questo articolo si analizzerà una norma tecnica dell’UNI che spesso è stata citata nelle nostre precedenti pubblicazioni in quanto costituisce la norma-base relativa ai camini che ne definisce i requisiti prestazionali generali, ossia quelli fondamentali precedenti alle prescrizioni specifiche relative ai materiali di costruzione dei condotti di evacuazione dei prodotti della combustione (le cosiddette norme armonizzate di prodotto), ai metodi di calcolo e dimensionamento nonché ad ulteriori requisiti legati alle caratteristiche del generatore asservito.

 

 La norma UNI EN 1443:2005, in vigore dal 01 giugno 2015 in seconda edizione, è la versione ufficiale italiana della norma europea EN 1443:2003 la quale definisce i requisiti generali ed i criteri prestazionali di base e definisce i valori limite dove necessario per i camini (includendo i canali da fumo ed i relativi raccordi) utilizzati per convogliare i prodotti della combustione dagli apparecchi di riscaldamento all'esterno. La norma stessa è intesa ad essere utilizzata come riferimento di norme di prodotto per i camini, i condotti di scarico ed i prodotti specifici utilizzati nella costruzione dei camini. Inoltre identifica i requisiti minimi per la marcatura e la valutazione di conformità”. L’Ente normativo, nella parte introduttiva della norma, spiega che “In questi ultimi anni, a seguito dello sviluppo dei generatori di calore mirati alla necessità di risparmiare energia e a proteggere l'ambiente, c'è stato un conseguente sviluppo tecnico dei camini. Quindi diventa necessaria l'aggiunta di nuovi requisiti, citando, a titolo esemplificativo, il funzionamento in pressione positiva (per generatori che abbiano un sistema di ventilazione al proprio interno) ed il funzionamento con formazione di condensa (caldaie a condensazione).  

Lo scopo della norma è, pertanto quello di essere riferimento per le norme di prodotto per camini, condotti e prodotti specifici (elementi, kit e terminali) utilizzati nella costruzione di camini. Da qui la prima distinzione tra:

  • camino-sistema: camino installato utilizzando una combinazione di componenti compatibili costruiti (o specificati) da un solo fabbricante, la cui responsabilità di prodotto riguarda l'intero camino;
  • camino composito: camino installato o costruito in sito conformemente ad una norma d'installazione o ai regolamenti locali per la costruzione, utilizzando una combina­zione compatibile di componenti che possono essere prodotti da uno o più fabbri­canti;
  • camino strutturalmente indipendente, ossia i camini staticamente totalmente indipendenti dal fabbricato, ai quali la norma non viene applicata.

 La norma, inoltre, stabilisce uno schema di designazione per camini che considera tutte le combinazioni tra apparecchio di riscaldamento e camino, il quale prende in considerazione, tra le altre cose, differenti condizioni climatiche e combustibili. È grazie a tale designazione che vengono identificati i requisiti minimi per la marcatura e la valutazione della conformità.

 È inclusa, infine, la capacità di un camino di impedire l'infiammabilità dei materiali combustibili adiacenti e il propagarsi di un incendio in aree adiacenti all'interno di un edificio.

Nelle sezioni successive la norma fornisce alcune importanti definizioni generali relative ai generatori, ai prodotti della combustione, alle parti costituenti i camini (come già descritte in questo articolo) nonché alle caratteristiche degli stessi. Le ultime risultano di maggiore interesse ai fini di questo articolo e costituiscono la designazione, le caratteristiche e le informazioni essenziali richieste al fabbricante al fine di definire le qualità prestazionali di un condotto di evacuazione dei fumi di combustione.

Nel testo le caratteristiche e i requisiti sono dapprima elencati e definiti (punti 3 e 4), in un secondo momento (punto 6) vengono affrontati in maniera più specifica, suddivisi in categorie, così come schematizzate di seguito:

  1. Resistenza meccanica e stabilità: “tutti i camini devono essere in grado di resistere a carichi orizzontali e verticali”, i requisiti da prendere in considerazione nelle norme di prodotto relative ai materiali sono: 
  • resistenza a compressione;
  • resistenza a trazione;
  • resistenza a carichi laterali dovuti a una pressione di riferimento generata dalla velocità del vento di 1,5 kN/m2;
  • resistenza all'abrasione e agli effetti dovuti alla pulizia interna;
  • densità apparente;
  • resistenza al gelo/disgelo, ossia la capacità di un camino di funzionare se esposto a fenomeni di gelo/disgelo definita mediante prova appropriata in funzione del materiale.
  1. Comportamento termico
  • Classe di temperatura, dipendente dalla temperatura nominale di funzionamento ossia dal valore di temperatura media dei gas di combustione ottenuta durante la prova nelle condizioni nominali per il livello di temperatura massima:

     

     

     

     

    CLASSE DI TEMPERATURA

    (DESIGNAZIONE)

    TEMPERATURA NOMINALE DI FUNZIONAMENTO

    (°C)

    TEMPERATURA DI PROVA

    (°C)

    T 080

    ≤ 80

    100

    T 100

    ≤ 100

    120

    T 120

    ≤ 120

    150

    T 140

    ≤ 140

    170

    T 160

    ≤ 160

    190

    T 200

    ≤ 200

    250

    T 250

    ≤ 250

    300

    T 300

    ≤ 300

    350

    T 400

    ≤ 400

    500

    T 450

    ≤ 450

    550

    T 600

    ≤ 600

    700

  • Resistenza al fuoco di fuliggine, ossia la capacità di un camino di resistere ad uno specificato shock termico dovuto alla combustione dei residui infiammabili depositati sul condotto fumario (fuliggine). Le designazioni sono:

     

     

     

    • O per camini senza resistenza al fuoco di fuliggine
    • G per camini con resistenza al fuoco di fuliggine

La classe di resistenza al fuoco deve essere dichiarata dal fabbricante utilizzando le designazioni di cui sopra, seguite da un valore numerico che indichi la distanza di sicurezza, espressa in millimetri, dai materiali combustibili (nei casi, ad esempio, di passaggi solaio o tetto costruiti con materiali infiammabili).

Per la resistenza al fuoco dall'interno all'esterno derivante dalle normali condizioni di funzionamento, la temperatura massima dei materiali combustibili adiacenti non deve essere maggiore di 85°C quando correlata a una temperatura ambiente di 20°C. La distanza dai materiali combustibili deve essere verificata mediante una prova in conformità al pr EN 13216-1 (chimneys – test methods for system chimneys – part 1: general test methods) per camini sistema o alle norme corrispondenti sulle prove relative ai materiali (in condizioni di regime permanente e alla temperatura di prova indicata per la designazione del prodotto dichiarata).

Per la resistenza al fuoco da interno a esterno a seguito di fuoco di fuliggine, la temperatura massima dei materiali combustibili adiacenti non deve essere maggiore di 100°C quando correlata a una temperatura ambiente di 20°C, sottoposta a prova ad una temperatura di 1.000°C per un periodo di 30 minuti. La distanza dal materiale combustibile deve essere verificata mediante una prova in conformità al pr EN 13216-1 per camini sistema o alla norma corrispondente per le prove relative ai materiali.

La resistenza al fuoco da esterno a esterno, intesa come la resistenza di un camino all’incendio che deriva da un incendio esterno, deve essere dichiarata dal fabbricante e deve essere sottoposta a prova in conformità alle norme pertinenti sulle prove per colli e condotti (per la classificazione della resistenza al fuoco). l criteri prestazionali di integrità e isolamento devono essere dichiarati come EI per l'esposizione da esterno a esterno, in tabella alcuni esempi:

CLASSI PRESTAZIONALI DI RESISTENZA AL FUOCO

DURATA (ESPRESSA IN MINUTI)

EI 000

0 ≤ EI 000 < 30

EI 030

30 ≤ EI 030 < 60

EI 060

60 ≤ EI 060 < 90

EI 090

90 ≤ EI 090 < 120

EI 120

120 ≤ EI 120

  1. Igiene, salute e ambiente

     

     

     

    1. Tenuta ai gas
  • classe di pressione, dipendente dalla tipologia di generatore asservito, essa riporta la caratteristica di un camino funzionante con pressione interna al condotto minore (pressione negativa) o maggiore (pressione positiva), rispetto alla pressione dell’ambiente esterno nel quale vengono espulsi i fumi. La prova di pressione prevede una tolleranza di dispersione, misurata in litri al secondo per metro quadrato di superficie della via di efflusso dei fumi (che si tratti del camino o del canale da fumo), i cui valori riportati nella norma non devono essere superati:

CLASSE DI PRESSIONE

PORTATA DI DISPERSIONE

(l・s-1・m2)

PRESSIONE DI PROVA

(Pa)

PRESSIONE NEGATIVA

 N1

2,0

40

N2

3,0

20

PRESSIONE POSITIVA

P1

0,006

200

P2

0,120

 200

PRESSIONE POSITIVA ELEVATA

 H1

0,006

5000

H2

0,120

5000

b. Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua e resistenza alla condensa

  • resistenza alla condensa, ossia la capacità di un camino di funzionare in presenza di condensa, definita come la produzione di liquidi che si formano all’interno dei condotti di evacuazione quando la temperatura dei gas di combustione è minore o uguale al punto di rugiada dell'acqua. Tale caratteristica è legata alla tipologia di funzionamento per la quale il camino è progettato in base, per l’appunto, alla differenza tra la temperatura della superficie della parete interna del condotto fumario e la temperatura di rugiada dell’acqua: quando la prima è superiore alla seconda il camino si dice funzionante a secco (designazione D), in caso contrario è detto funzionante a umido (designazione W). In entrambi i casi la resistenza alla diffusione del vapore d'acqua e la resistenza alla condensa devono essere conformi ai requisiti forniti nella norma di prodotto pertinente;
  • resistenza alla corrosione, ossia la capacità dei condotti di resistere al fenomeno corrosivo che può trarre origine dai composti presenti nei fumi di combustione che li attraversano. La classe di resistenza alla corrosione dipende dal tipo di combustibile e dal tipo di apparecchio asservito:

 

TIPO DI COMBUSTIBILE

CLASSI DI RESISTENZA ALLA CORROSIONE

1

2

3

 GAS

 

Gas: tenore di zolfo ≤ 50 mg/m3;

Gas naturale

 

 Gas;

Gas naturale

​Gas;

Gas naturale

LIQUIDO

Kerosene: tenore di zolfo ≤ 50 mg/m3

 

 

Olio: tenore di zolfo ≤ 0,2 massa %;

 

Kerosene: tenore di zolfo ≥ 50 mg/m3

 

Olio: tenore di zolfo > 0,2 massa %;

 

Kerosene: tenore di zolfo ≥ 50 mg/m3

LEGNO

– 

Legno in focolai aperti

 

Legno in focolai aperti;

Legno in stufe chiuse

 

CARBONE

 

Carbone

 

TORBA

 

Torba

 

 

  1. Sicurezza durante l’utilizzo 

Dove è possibile un contatto accidentale con l'uomo, la temperatura massima della superficie esterna di un camino, o del suo involucro, deve essere pari a una soglia di ustione di un secondo, durante la prova effettuata alla temperatura nominale di funzionamento corrispondente alla designazione del prodotto, in conformità con la norma EN 563.

  1. Risparmio energetico e ritenzione del calore
  • resistenza termica, ossia la resistenza alla trasmissione del calore attraverso la parete (o le pareti) di un camino, espressa in m2・K/W;
  1. Criteri supplementari per il funzionamento del camino
  • aperture per pulizia ed ispezione;
  • resistenza alle intemperie e alla penetrazione di acqua piovana;
  • proprietà aerodinamiche del terminale;
  • dispositivi di raccolta e rimozione della condensa;
  • resistenza al flusso, ossia la perdita di pressione in una via di efflusso dovuta al flusso del gas di combustione a date temperatura e velocità. Per il calcolo della perdita di pressione occorre utilizzare il valore medio di ruvidità del materiale della via di efflusso r in mm e il coefficiente di resistenza al flusso, dovuto a una variazione dimensionale e/o della sezione trasversale e/o del flusso di massa nella via di efflusso (z).
  • reazione al fuoco (solo per condotti di plastica).

I requisiti sopra riportati fanno parte della designazione del camino che va posta in maniera visibile ed indelebile sul condotto ad identificazione delle sue caratteristiche, quali:

  • tipologia costruttiva: camino sistema, camino composito;
  • norma tecnica di riferimento (norma generale);
  • classe di temperatura;
  • classe di pressione;
  • classe di resistenza alla condensa;
  • classe di resistenza alla corrosione;
  • classe di resistenza al fuoco di fuliggine;
  • distanza dai materiali combustibili (suffisso alla classe di resistenza al fuoco di fuliggine).

Di seguito si riporta un esempio di designazione:

CAMINO – EN 1443 – T400 – P1 – W – G50

Infine, la norma prescrive i criteri di marcatura ed etichettatura dei camini e dei loro componenti che demanda in parte alle norme di prodotto corrispondenti, altrimenti dette norme armonizzate di prodotto, ossia tutta la gamma di norme tecniche relative ai materiali, ai generatori, ai sistemi di dimensionamento, ai metodi di prova, ecc. In linea generale, la UNI 1443 prescrive la marcatura CE, ossia che un numero rappresentativo di componenti del camino debba essere marcato o etichettato in modo indelebile con il numero della norma di prodotto corrispondente e con:

  • nome o marchio identificativo del fabbricante;
  • singola voce della designazione fornita nella norma di prodotto pertinente, oltre alla designazione secondo la norma generale oggetto di questo articolo;
  • identificazione della data di fabbricazione o identificazione del lotto, in modo che siano fornite sufficienti informazioni per la valutazione della conformità.

 

5 Comments

  1. Buongiorno;

    avrei un quesito e ho trovato solo questo mezzo per porvelo; se ne esiste un'altro più giusto mi scuso e aspetto istruzioni:

     

    ho un camino tradizionale aperto, con presa d'aria sotto la griglia comunicante con l'esterno; la canna fumaria è di tipo shunt, in cemento prefabbricato credo, a sezione quadrata 25 x 25;  vorrei installare nello stesso locale una stufa a legna Jotul ermetica , a circa tre metri dal camino stesso, che prenderebbe l'aria comburente anch'essa dall'esterno; 

    posso collegare il canale da fumo della stufa alla canna fumaria del camino ad una altezza di circa due metri e mezzo, o è illegale e pericoloso?

     

    Vi ringrazio per la cortesia.

     

    Nanni 

  2. Buonasera avrei bisogno di un'informazione

    Il mio vicino di casa ha messo una stufa a legna, distanza dalle mie finstre m 10,50. il regolamento comunale dice che la distanza deve essere di 8m. Il problema è che il camino del vicino è più basso della mia abitazione e delle finestre della sala e soprattutto delle camere, molti giorni, soprattutto durante l'accensione c'è parecchio fumo che arriva alle finestre

    Posso sapere se chiederne la rimozione o almeno che venga innalzato al di sopra delle finstre delle camere ?

    Grazie mille 

    E.M.

     

    • Gentile Eleonora,

      probabilmente si tratta di un camino. Analizzando la norma d’installazione UNI 10683 possiamo capire che lo sbocco del camino del suo vicino (terminale escluso) dovrebbe stare almeno a filo nella parte superiore della sua finestra. Il molto fumo che arriva alle sue finestre è legato a problemi di tiraggio!

  3. Buonasera io ho un problema, sono al piano terra di un vecchio condominio e il camino è fermo da anni e non si può usare perché non più conforme, purtroppo in poco più di un anno mi cadono dentro i piccioni ed essendo che non riescono ad uscire muoiono dentro e mi tocca tirarli fuori ogni volta. Io vorrei chiudere il comignolo anche con una rete o qualsiasi cosa per evitare questo problema grave. Chi devo chiamare? Non so a chi rivolgermi e quanto potrebbe costare questo lavoro? Grazie 

    • Buongiorno Gloria,
      sono situazioni piuttosto comuni, per evitare che la cosa si ripeta sarà sufficiente posare una rete anti volatile sulla cima del comignolo.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Close