Canne fumarie per caldaie a condensazione

Normativa, progettazione, installazione e manutenzione di canne fumarie per caldaie a condensazione

 

Per completare l’argomento riguardante gli impianti a gas, tratteremo ora il tema delle canne fumarie per caldaie a condensazione, ricordando l’entrata in vigore della normativa (in particolare la UNI 7129/2015).
Vedremo inoltre la normativa riguardante le canne fumarie collettive per caldaie a condensazione e quella per le canne fumarie esterne, relativa anche al calcolo e al dimensionamento del diametro.

 

Le caldaie a condensazione (caldaie a camera stagna), la cui installazione può avvenire sia all’interno che all’esterno, permettono di ottenere un risparmio energetico rilevante, in quanto riescono a recuperare il calore dei fumi di scarico creati durante la combustione. Il calore recuperato dai fumi di scarico, che vengono fatti condensare e che in origine hanno una temperatura di 110° circa, viene reinvestito per riscaldare l’acqua di ritorno dall’impianto di riscaldamento.

Il rendimento di queste caldaie riesce a raggiungere anche una percentuale del 106% e trasferire così, all’intero impianto, una classe energetica superiore.

Le caldaie a condensazione possono essere utilizzate in abbinamento ai sistemi per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. Si tratta insomma di una novità che cambierà per sempre il modo di intendere il riscaldamento domestico, di una soluzione eccellente ai problemi ambientali ed energetici che hanno bisogno di una soluzione immediata.

 

Scarico a tetto o a parete

Determinante è inoltre la Legge 90/2013, e l’Art. 17-bis “Requisiti degli impianti termici”, che afferma: “Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio, alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente”.

Se s’installano apparecchi a condensazione appartenenti alla classe di NOx meno inquinante, si potrà sempre derogare dall’obbligo di scarico a tetto purché si rispettino le distanze indicate dalla UNI 7129/2015 (distanze dei terminali da balconi, finestre, aperture di aerazione/ventilazione, piano di calpestio, etc.). Tale deroga dovrà essere evidenziata con una documentazione tecnica firmata e asseverata da un tecnico abilitato, da allegarsi alla dichiarazione di conformità dell’impianto redatta a fine lavori dall’installatore.

Può avvenire nel caso di distacco della singola utenza da un impianto di riscaldamento centralizzato, o di trasformazioni da centralizzato ad autonomo, o ancora per la ristrutturazione della totalità degli impianti autonomi appartenenti allo stesso edificio.

 

Progettazione canne fumarie per caldaie a condensazione

Per determinare i requisiti generali costruttivi e definire le prestazioni dei camini, i relativi raccordi e i canali da fumo, è stata emanata una norma europea, la UNI EN 1443/2005Camini – Requisiti generali”.

Quest’ultima stabilisce che i camini devono essere classificati secondo le seguenti caratteristiche di prestazione:

  • Temperatura;
  • Pressione;
  • Resistenza alla condensa;
  • Resistenza alla corrosione;
  • Materiale;
  • Resistenza al fuoco di fuliggine;
  • Distanza da materiali combustibili.

La caldaia a condensazione, a differenza delle altre caldaie a gas, presenta alcune differenze, che incidono sulla progettazione e il funzionamento dell’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione.

L’evacuazione dei prodotti della combustione può essere realizzata in uno dei seguenti modi:

  • In camino/canna fumaria collettiva operante in depressione;
  • In camino operante in pressione positiva rispetto all’ambiente di installazione, collocato all’esterno dell’unità abitativa e non addossato ad essa;
  • Tramite un condotto per intubamento funzionante con pressione positiva;
  • Tramite un condotto per intubamento operante in depressione;
  • Diretto a parete (nei casi consentiti) o a tetto con terminale.

 

I diversi sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione di un generatore a condensazione, sono da preferirsi in materiale plastico (canne fumarie in plastica per caldaie a condensazione) come prescritto dalla UNI EN 14471, e rispettare i seguenti requisiti di carattere generale:

 

  • Allo scopo di evitare la formazione di ghiaccio la temperatura della parete intera del sistema non deve essere minore di 0°C;
  • La tenuta del camino/canna fumaria deve essere garantita dal costruttore del sistema;
  • Il materiale utilizzato deve resistere all’azione delle condense;
  • La superficie esterna e la struttura di eventuali vani tecnici deve essere di classe 0 di reazione al fuoco;
  • Non è consentito l’utilizzo di organi ausiliari di aspirazione in camini funzionanti in pressione positiva;
  • Il comignolo, dove previsto, deve avere una sezione utile di uscita almeno due volte quella del camino.

 

Schema canne fumarie per caldaie a condensazioneUn sistema intubato, funzionante in pressione positiva deve essere ispezionabile, prevedere un’intercapedine ventilata (la cui sezione deve essere equivalente alla somma delle sezioni di tutti i condotti); eventuali restringimenti e/o cambiamenti di direzione, devono essere verificati da un calcolo o espressamente dichiarati idonei dal costruttore.

Nel caso si realizzi un condotto intubato funzionante in pressione negativa, sono ammessi due cambi di direzione con incidenza non maggiore di 45°.

Nel caso in cui in un immobile esista già una canna fumaria collettiva, è sufficiente fare passare dei tubi di materiale plastico, quale PVC, all'interno del condotto, fino ad arrivare allo sbocco sul tetto; quest’operazione è necessaria poiché i fumi delle caldaie a condensazione sono più acidi e quindi più corrosivi rispetto ad una caldaia tradizionale.

In abbinamento a caldaie a condensazione è necessario utilizzare condotti per intubamento che abbiano classe W di resistenza alla condensa e classe P1 di pressione, oppure utilizzare condotti forniti direttamente dal costruttore dell’apparecchio.
L’operazione di intubamento è utile nell’ambito della ristrutturazione di un impianto domestico, per realizzare un sistema nuovo per l’evacuazione dei prodotti della combustione a partire da una canna fumaria. Questi interventi devono rispettare le prescrizioni contenute nella normativa e nella legislazione tecnica vigente; in particolare, al termine dei lavori ed in corrispondenza della messa in servizio del sistema intubato, dovrà essere compilata la dichiarazione di conformità.
Per caldaie a condensazione al di sotto dei 35 kW a gas si possono usare anche tubi sintetici solo se marchiati CE, oltre i 35 kW a condensazione il condotto deve in ogni caso essere incombustibile.

 

Manutenzione canne fumarie per caldaie a condensazione

La manutenzione ordinaria del sistema intubato, deve avvenire ogni cinque anni attraverso la verifica di tenuta, che deve essere effettuata in accordo a quanto specificato dalla norma UNI 10845/2000, che stabilisce i criteri per la verifica della funzionalità di sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione in esercizio, asserviti ad apparecchi alimentati a gas e per la verifica dell’idoneità di sistemi esistenti, per i quali è previsto il collegamento di apparecchi alimentati a gas.

Gli esiti dovranno essere allegati al libretto d’impianto della caldaia. In mancanza di tali risultati e nel caso in cui non venga rispettato il limite di tenuta sopra specificato decadrà la garanzia del sistema e le responsabilità del costruttore.

Tutte le caldaie a condensazione devono essere collegate ad uno scarico della condensa di combustione, rispettando la UNI 7129/2015, Parte 5 – Sistemi per lo scarico delle condense (ex UNI 11071/2003), che non impone più lo scarico delle condense direttamente nelle fognature, ma lascia aperte altre possibilità di scarico purché nel rispetto della legislazione vigente (il sistema di scarico può essere collegato ad un impianto di smaltimento reflui domestici).

 

 

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57 Comments

  1. La canna fumaria coassiale è di certo la migliore canna fumaria possibile per una caldaia a condensazione e su un blog ultimamente ne ho preso atto poi ovviamente mi sono ulteriormente documentato ed è così.
    L’articolo che ho trovato interessante insieme a questo vostro qui l’ho trovato su: https://caminoteca.it/blog/canna-fumaria-coassiale-consumi-ridotti-e-minore-inquinamento

    Saluti al blog di apros.it

  2. Anche per le caldaie a condensazione superiori ai 35 kw occorre che il camino superi di un metro il colmo del tetto di un edificio vicino se è a 16 mt dalla centrale ?

    • Gentile Ermes, secondo il D.Lgs. 152/06 – Allegato IX alla Parte Quinta, Parte Seconda, art. 2, punto 2.10, così come modificato dal D.Lgs. 128/2010: Le bocche dei camini situati a distanza compresa fra 10 e 50 metri da aperture di locali abitati devono essere a quota non inferiore a quella del filo superiore dell’apertura più alta. Tuttavia lo stesso comma riporta a seguire: Le presenti disposizioni non si applicano agli impianti termici a condensazione conformi ai requisiti previsti dalla direttiva 90/396/CE del Consiglio, del 29 giugno 1990, concernente gli apparecchi a gas, tra i quali presumiamo di poter includere l’impianto del Suo caso. Pertanto, con i dati, di certo parziali, che abbiamo al momento attuale, il consiglio è quello di riferirsi alla UNI 7129, http://blog.apros.it/2016/11/10/evacuazione-dei-fumi/ la cui prescrizione parla di una quota di sbocco non inferiore ai 500 mm dal piano di copertura in presenza di ostacoli con aperture situati ad una distanza maggiore di 4 metri.

  3. Sono del Piemonte, devo cambiare la caldaia. Un idraulico mi ha consigliato quella a tiraggio naturale, mentre un’altro quella a condensazione. Qual’è la migliore ?
    Ma soprattutto, considerando che io vorrei mettere quella a condensazione, se ho una canna fumaria condominiale di c.a. 20cmx20cm , in comune con un’ altro inquilino posso metterla ? Se gli lascio lo spazio nella canna fumaria condominiale, per mettere la sua canna fumaria (che per le caldaie a condensazione dovrebbe essere da 80) posso metterla senza problemi oppure l’altro inquilino potrebbe farmi storie o avvalersi di qualche cavillo legale per non permettermi di mettere la “mia” canna fumaria della mia caldaia a condensazione ?

    • Buongiorno Luca,
      per la scelta del generatore che possa dare ottimale rendimento si devono considerare almeno i seguenti fattori:
      – impianto esistente di distribuzione del calore (radiatori, pavimento radiante, ecc);
      – superficie dell’abitazione da riscaldare;
      – la sicurezza: la tipo C a condensazione ha la camera stagna e le valvole di non ritorno e pesca aria dall’esterno senza contaminare il locale d’installazione da ogni tipo di gas.
      Come avrà letto nel nostro articolo la caldaia a condensazione è senz’altro capace di un rendimento maggiore rispetto ai generatori tradizionali, tuttavia questo, e il conseguente risparmio, si ottengono facendola lavorare a basse temperature e in maniera il più possibile continuativa: se si ha un impianto a radiatori e si è abituati ad accenderlo qualche ora più volte al giorno non si farà ‘lavorare’ al meglio la caldaia a condensazione e quindi non verrà sfruttato il suo potenziale, meglio abituarsi a mantenerla in esercizio, a regime di temperatura inferiore, per la maggior parte della giornata in maniera tale da favorire il processo di recupero dei del calore latente dei fumi.
      Fatta questa premessa e le dovute considerazioni assieme all’installatore prediligere un modello a condensazione darà senz’altro miglior rendimento e, nel lungo periodo, un risparmio economico.
      L’installazione di una canna fumaria dedicata adatta ai generatori a condensazione all’interno di un cavedio esistente è un’operazione molto comune. Ciò nonostante devono essere rispettate le indicazioni del costruttore indicate nel manuale uso e manutenzione e nella norma di riferimento UNI 7129. Gli installatori spingono un condotto in materiale plastico all’interno del condotto esistente sino allo sbocco a comignolo, rispettando le distanze da condotto a condotto.
      Le consigliamo comunque, assieme all’installatore che avrà preventivamente effettuato una valutazione di fattibilità, di informare il vicino dell’intervento che si intende fare e delle modalità con cui sarà eseguito. L’installatore, a intervento eseguito dovrà rilasciarLe dichiarazione di conformità relativa alle opere eseguite e ai materiali utilizzati, in questo modo il Suo vicino non dovrebbe avere nessun problema e nessuna obiezione rispetto all’intervento.

      Nota bene: è importante, però, controllare se l’asola tecnica è ad uso Gas (Caldaie) o Vapori (Cappe Cucina) e cosa indica la concessione condominiale.

  4. Salve, quali sono le principali motivazioni per le quali le canne fumaie di scarico delle caldaie a condensazione non possono confluire in quelle collettive realizzate per caldaie di tipo C o viceversa.

    • Buongiorno Nico,
      innanzitutto una precisazione: anche le caldaie a condensazione sono delle tipo C, e ne esistono di due tipologie:

      1)Tipo C a camera stagna – condensazione a tiraggio forzato
      2)Tipo C camera stagna – a tiraggio forzato

      I due tipi si differenziano, per quanto riguarda i fumi, per le temperature di funzionamento: le caldaie di tipo 1, infatti, hanno mediamente delle temperature di funzionamento
      molto basse (50-30°C) e arrivano a una pressione in uscita di 100 Pa.

      Il camino, per l’espulsione dei fumi, andrà quindi in pressione positiva P1 e necessiterà di un certo tipo di calcolo dimensionale.

      Le caldaie di tipo 2, invece, raggiungono temperature molto più alte (120-90°C) e pressioni in uscita attorno ai 60 Pa. Il loro funzionamento acconsentito è solo in depressione N1 e necessiterà di un altro tipo di calcolo dimensionale, diverso dalle caldaie di tipo 1.

      I due apparecchi quindi, non essendo similari, non possono coesistere, come indicato anche dalla norma UNI 7129-3, in quanto potrebbero verificarsi diverse problematiche di sistema (es. Blocchi, allarmi, ecc..).

  5. Attualmente posseggo una caldaia a camera stagna di kw28.000 con l’evacuazione fumi con tubo sdoppiato con presa
    aria comburente dall’esterno e scarico fumi attraverso unica canna fumaria di cemento 30×20.
    Vorrei sostituirla con una caldaia a condensazione, è possibile con lo stesso criterio di montaggio e con scarico della condensa in fogna ? grazie dell’eventuale risposta Franco

    • Salve Franco,
      immaginiamo che 28.000 sia un errore di battitura, il dato realistico dovrebbe essere 28 Kw ☺
      Volendo sostituire la sua caldaia con un’altra a condensazione le confermiamo che il criterio di montaggio e di scarico della condensa in fogna rimangono uguali.
      L’unico problema è che i sistemi a condensazione (a gas metano) richiedono un camino con specifiche performance relative a temperature, pressioni, condense, corrosioni, coibentazioni…
      Queste caratteristiche possono essere completamente soddisfatte da un camino metallico in AISI 316 L munito di guarnizioni. Attenzione invece alle canne fumarie in cemento soggette a condensa (da combustione acida), perché tendono a creparsi!

  6. La lunghezza della canna fumaria delle caldaie a condensazione incide sul consumo/risparmio? e se sì come?
    Grazie mille

    • Buongiorno Marco,
      sicuramente una canna fumaria mal dimensionata porta l’apparecchio a consumare di più in quanto incide sul suo rendimento, e meno rende, più consuma.
      Se vogliamo parlare di efficienza, si ricordi che un sistema che non funziona correttamente può perdere il 10-20% in un attimo!

  7. La Lunghezza quindi? Maggiore, minore? in che relazione è? come si determina? Al di la della normativa, per il consumo conviene o no giungere al tetto? Grazie

    • Buongiorno Marco,
      parliamo di canna fumaria metallica: raggiungere il tetto con un camino metallico migliora il tiraggio del sistema (Apparecchio-Camino), migliora il consumo del combustibile, l’apparecchio non va sotto sforzo, i fumi escono senza reflusso e non vanno a disturbare i vicini.

  8. Buon giorno ,attualmente ho una caldaia murale e vorrei mettere una nuova caldaia a condensazione. Il problema è che qualche anno fa avevo fatto intubare la canna fumaria in acciaio inox mentre per le caldaie a condensazione la canna fumaria va intubata utilizzando materiale plastico a quanto mi è stato detto in sede di preventivo, vorrei sapere se esiste una soluzione praticabile per evitare di fare nuovi lavori sulla canna fumaria, ringrazio per l'attenzione.

    • Buongiorno Michele,
      a dir la verità il condotto in acciaio inox 316 L, se designato V2 (quindi resistente alla corrosione), con guarnizioni è idoneo per le caldaie a condensazione.

  9. Buongiorno Marco, nella mia abitazione attualmente la canna fumaria è installata in un comignolo fino al tetto. Lo stesso comignolo viene utilizzato per l'espulsione fumi della cappa aspirante della cucina, però questo avviene con il motore della cappa che "spinge" i fumi nel condotto, solo attraverso una curva a 45 gradi verso l'alto a convogliare l'aria dentro questo camino. Questa situazione vorrei risolverla (in primis perchè la cappa non aspira a sufficienza in virtù della cattiva installazione) installando un tubo in pvc dedicato all'interno del comignolo, ovviamente e per ragioni matematiche entrambi i tubi (80 caldaia e 100/120 cappa) in un camino 170×170 misure interne non ci stanno. Vengo al dunque: Affiancato a questo camino troviamo un altro comignolo per la cucina a legna ed in mezzo a questi 2 camini il muratore aveva inserito una tubazione in pvc arancione diametro 80 per eventuali sfiati aria….La mia domanda è la seguente: 

    Posso "smurare" il tubo in pvc arancione da 80 ed al suo posto mettere un flessibile per la caldaia? il fatto di essere appoggiato al camino cucina (una canna fumaria in cemento doppia camera anch'esso 170×170) quindi incastrato fra i due camini potrebbe danneggiarlo col calore? vorrei risolvere veramente questa situazione in modo definitivo. Se servisse posso inviarti delle foto anche in via privata, grazie e buona giornata

    • Buongiorno Alessio,
      si tratta di una situazione molto delicata che può essere risolta sostituendo il condotto in plastica con un condotto metallico rigido in acciaio inox 316 L!

  10. Buongiorno, nella mia abitazione attualmente la canna fumaria è installata in un comignolo fino al tetto. Lo stesso comignolo viene utilizzato per l'espulsione fumi della cappa aspirante della cucina, però questo avviene con il motore della cappa che "spinge" i fumi nel condotto, solo attraverso una curva a 45 gradi verso l'alto a convogliare l'aria dentro questo camino. Questa situazione vorrei risolverla (in primis perchè la cappa non aspira a sufficienza in virtù della cattiva installazione) installando un tubo in pvc dedicato all'interno del comignolo, ovviamente e per ragioni matematiche entrambi i tubi (80 caldaia e 100/120 cappa) in un camino 170×170 misure interne non ci stanno. Vengo al dunque: Affiancato a questo camino troviamo un altro comignolo per la cucina a legna ed in mezzo a questi 2 camini il muratore aveva inserito una tubazione in pvc arancione diametro 80 per eventuali sfiati aria….La mia domanda è la seguente: 

    Posso "smurare" il tubo in pvc arancione da 80 ed al suo posto mettere un flessibile per la caldaia? il fatto di essere appoggiato al camino cucina (una canna fumaria in cemento doppia camera anch'esso 170×170) quindi incastrato fra i due camini potrebbe danneggiarlo col calore? vorrei risolvere veramente questa situazione in modo definitivo. Se servisse posso inviarti delle foto anche in via privata, grazie e buona giornata

    • Buongiorno Alessio,

      purtroppo, nonostante le sue indicazioni siano ben dettagliate, i nostri tecnici avrebbero bisogno di vedere qualche foto per capire di quale tipologia di intubamento si tratta. Se riesce a reperire il materiale lo può inviare, assieme a una descrizione dettagliata del problema, a info@apros.it: in questo modo il nostro ufficio tecnico le darà tutte le informazioni di cui ha bisogno!

  11. nella parte ovest del condominio a tre piani non esiste nessuna apertura di porte o finestre e adiacente al muro perimetrale c'è un marciapiede di circa 200 cm essendo al I° piano ,posso far uscire la scarico fume (sul balcone esiste uno sgabuzzinio di circa 110 per 100…  e dentro questo locale c'è il contatore del gas … posso mettere la caldaia a condensazione tenendo conto delle misure in altezza e dalla distanza dallo spigolo del balcone .. 

    • Buongiorno Mauro,
      si tratterebbe di installare lo scarico dei fumi della caldaia adiacente al contatore del gas, quindi? Le consigliamo di mantenere una distanza minima di sicurezza!

  12. Buongiorno,

    l'installatore mi chiede se la mia canna fumaria è singola o ramificata.

    il preventivo cambia e di parecchio…

    cosa cambia?

    • Buongiorno Ylenia,
      la domanda dell’installatore deriva dalla sua necessità di sostituire la caldaia?
      Il professionista vuole lecitamente sapere se l’apparecchio attualmente in suo possesso è allacciato a una canna fumaria singola o se ci sono più apparecchi che scaricano in un’unica canna fumaria.

  13. Buongiorno a tutti,

    ho da poco acquistato una caldaia a condensazione e nonostante abbia subito l'intervento di 2 idraulici e di un tecnico dell'assistenza non ho ancora risolto i dubbi di installazione.

    Vi chiedo cortese di delucidarmi in merito.

    Caldaia Baxy da 26Kw installata sul terrazzo all'interno di un armadio in alluminio, con lo scarico inferiore dei liquidi indirizzato verso il bagno ed inserito nel tubo di scarico del lavabo.

    Scarico fumi posizionato con una tubazione mista in plastica ed un anello in metallo iniziale, il tubo fuoriesce dall'armadietto e dalla stessa caldaia per circa 60cm in orizzontale.

    Attualmente ho il problema che il vapore si disperde nell'aria orizzontalmente e sull'anello metallico di tenuta (posizionato all'inizio del tubo di plastica), gocciola regolarmente durante il funzionamento, un liquido (presunto condensa di funzionamento) che cade sul terrazzo (ho messo una bacinella di raccolta perchè mi rovinanava le piastrelle del terrazzo) ma che non si riesce a capire se è normale o no. 

    Capisco che il vapore a contatto con l'aria fredda si trasformi in liquido e può essere ma…..domanda:

    Il liquido è come quello inferiore cioè acido, e necessità di essere scaricato nella rete fognaria oppure no?

    Il tubo in plastica di 60cm, a quel che comprendo è inutile oltrechè non a norma e devo prolungarlo fino al tetto in posizione verticale come per un camino?

    Grazie Mille in anticipo e Ringrazio anticipatamente per i consigli.

    Remo

    • Buongiorno Remo,

      in accordo con la legislazione nazionale, lo scarico dei fumi deve avvenire a tetto. Ci sono però delle deroghe per alcuni apparecchi a Gas dichiarati idonei dal fabbricante che possono quindi scaricare a parete.

      Ogni caso, però, va valutato singolarmente. Per maggiori informazioni la norma di riferimento che può consultare è la UNI 7129.
      Detto questo, è normale che il sistema condensi ma non che la condensa cada sopra le piastrelle: normalmente lo scarico viene diretto alla base del camino verso la rete fognaria!

  14. Gent.mo Apros, siamo un condominio di 4 piani con 8 appartamenti, con siscaldamento autonomo, con caldaie a camera aperta, ogni ala comporta 4 appartamenti, ogni appartamento ha il proprio tubo di scarico fumi in un'unica condotta che raccoglie i 4 tubi della propria ala. Ora per necessità di qualcuno che deve cambiare la caldaia gli viene detto che deve installare caldaia a condensazione, sapendo che tutto questo richiede un cambiamento impiantistico, chiedo: considerando che ogni ala possa in propria autonomia fare quello che necessita senza obbligare l'altra ala, sarebbe  possibile che un condomino possa fare il cambiamento usando il proprio condotto senza che il condominio sia obbligato ad intervenire perché alcuni installatori sostengono che si debba cambiare tutta la condotta esistente? la nostra caldaia è la classica caldaia per sanitari e riscaldamento, Alcuni di noi hanno cambiato la propria già da qualche hanno e non hanno nessuna intanzione di cambiarla di nuovo. Il condomino che deve cambiarla adesso, può tentare di avere ancora una caldaia a camera aperta spostando così il problema a un prossimo futuro? Anche perchè ripeto che la maggioranza ha cambiato da pochi anni la caldaia con una a camera aperta prima del 2018.Grazie per una risposta se possibile veloce perché il problema è calzante. In fede Ciro

    • Gentile Ciro,

      per risponderle facciamo riferimento alla norma UNI 7129:2015, in cui viene indicato nero su bianco che per le caldaie a condensazione (a camera stagna) su camino collettivo il sistema può funzionare in pressione positiva (+). Le caldaie tradizionali di tipo B a camera aperta, invece, devono funzionare solo in depressione (-).

      Le caldaie di tipo B e di tipo C non possono coesistere: è pericoloso perché si rischierebbe il ritorno dei fumi di scarico attraverso le camere aperte di tipo B, senza contare i continui blocchi del sistema.

      Consigliamo, quindi, di passare tutti i sistemi a condensazione di tipo C con camino idoneo!

  15. Buongiorno, volevo sapere se c'è un limite all'altezza della canna fumaria relativamente al diametro della stessa.

    Nel.dettaglio, vorrei installare una caldaia a condensazione ma il diametro massimo del tubo da poter inserire nella canna è 50 mentre l'altezza è superiore ai 12 metri.

    Potrebbero verificarsi problemi di tiraggio con suddette dimensioni?

     

    Saluti.

    • Salve Antonio,

      per quanto riguarda le caldaie a condensazione il problema non sussiste: lavorando a basse temperature, il sistema va in pressione positiva e spinge i fumi con il ventilatore fino al terminale. Le consigliamo comunque di verificare con il produttore della caldaia il giusto diametro dello scarico: un diametro da 50 cm sembra piuttosto piccolo, noi di Apros generalmente trattiamo minimo un 60 cm all’interno!

  16. Buongiorno, 

    Avendo la canna fumaria in comune con l'appartamento sopra il mio e non essendo questa sufficiente per l'inserimento di due tubi per le caldaie a condensazione, mi è stata prospettata come unica soluzione una canna fumaria esterna. Invece al vicino di sopra , dal suo installatore, è stato detto che uno dei due può utilizzare la canna fumaria collettiva e l'altro inviare il tubo di scarico emissioni attraverso la canna per lo scarico dei fumi da cucina (la cappa per intenderci) che parrebbe invece singola. Vi chiedo se questa può essere una soluzione corretta anche dal punto di vista normativo. Vi ringrazio. Cordiali saluti

    • Salve Sariv,

      per fornirle una risposta esaustiva abbiamo bisogno di qualche informazione in più. Ci mandi una descrizione completa e uno schema a info@apros.it, saremo lieti di rispondere al suo quesito.

  17. Buongiorno,

    come faccio a sapere se l'attuale canna fumaria ocndominiale va bene per una caldaia a condensazione? Il condominio è del 2006.

    Enrico

    • Buongiorno Enrico,

      tenga presente che, per ciò che riguarda le caldaie a condensazione, dal 2006 a oggi sono stati emessi aggiornamenti tecnici importanti. Nel suo caso specifico bisognerebbe innanzitutto capire se l’asola tecnica è ipotizzata per gli scarichi delle cucine o per gli scarichi degli impianti termici. In secondo luogo, sarà necessario valutare che tipo di condotto intubare.

  18. Buon giorno, devo installare una caldaia a consensazione in seguito alla ristrutturazione dell'appartamento, al primo piano, di tre.

    I due inquilini sovrastanti hanno una caldaia tradizionale stagna e non avrebbero nessuna intenzione di sostituirla in quanto recente.

    Dove posso scaricare i miei fumi? Posso inserirrmi con il coassiale nell'esistente canna fumaria, se lo spazio lo consente, fino al coperto?

    Molte grazie

    Maurizio Marchesini

    • Buongiorno Maurizio,

      dovrà eseguire un intubamento secondo la norma EN 7129-3, che dovrà essere ad uso esclusivo del suo sistema. In alternativa, gli altri inquilini dovrebbero acquistare un apparecchio similare al suo in modo che possiate eseguire un sistema collettivo. Dovrete però accertarvi che il camino sia idoneo per sistemi a condensazione.

  19. Buongiorno a tutti,

    possiedo una caldaia a condensazione e un camino in acciaio privato esterno con terminale simile alla foto a inizio articolo. Ho dovuto installare tale terminale (inzialmente non previsto) per risolvere il problema degli acquazzoni estivi che mi facevano entrare l'acqua nella canna fumaria e di conseguenza in casa. Durante la stagione invernale in corso, all'accensione della caldaia si creano delle gocce di condensa sull'anello esterno del terminale (dovute alla differenza di temperatura tra vapore in uscita e esterno) che ricadono sul marciapiedi comune di ingresso al condominio. Lo stesso problema non si presenta ovviamente durante la stagione calda, in quanto le temperature più elevate non permettono la formazione di condensa.

    In attesa dell'intervento dell'impiantista che prolungherà il camino fino a farlo rientrare con una curva all'interno della terrazza condominiale sul tetto, cosi da far cadere le gocce di condensa sulla guaina di rivestimento, volevo chiedere gentilmente se tali gocce di condensa sono da considerarsi acide, in modo da posizionare qualche palliativo al fine di non rovinare le piastrelle.

    grazie

    • Buongiorno Marco,

      la condensa è molto acida e deve cadere all’interno del camino. Probabilmente, nel suo caso, il camino funziona in pressione positiva e sputa la condensa dal terminale. Bisognerebbe quindi rivedere la parte del camino, che forse è troppo corta o non è coibentata.

  20. Buongiorno. Sto facendo una ristrutturazione in un appartamento situato in zona centrale del comune di Roma. In questo appartamento non è presente il riscaldamento ne condominiale ne autonomo, ora per la ristrutturazione facciamo un nuovo impianto di riscaldamento autonomo e vorremmo mettere una caldaia a condensazione posta su un balcone, questo condominio non ha la canna fumaria. Possiamo montare la caldaia con scarico a parete? 

    • Gentile Angelo,

      esistono delle deroghe nazionali che potrebbero permetterle di installare lo scarico fumi a parete. Le consigliamo però di chiedere la consulenza del suo geometra e l’ufficio tecnico del comune in cui desidera eseguire l’installazione, per poter avere la certezza di operare nel pieno rispetto della normativa vigente.

  21. salve, vorrei sapere se è possibile installare una caldaia a condensazione nel box,premesso che non si usa per mettere l'auto, ma solo come ripostiglio .

    • Buongiorno Rosario,

      se il locale in cui desidera installare la caldaia è definito “box auto” nel progetto dell’abitazione, purtroppo non è possibile effettuare il lavoro che ci ha descritto in quanto, essendo il locale non autorizzato, potrebbe essere a rischio incendio.

  22. Gentilissimo Apros,siamo un condominio di 4 piani con 8 appartamenti,con riscaldamento autonomo,ogni ala comporta 4 appartamenti,ogni appartamento ha il propio tubo di scarico fumi in un'unica condotta che raccoglie i 4 tubi della propia ala,dovendo cambiare la caldaia con una a condensazione, l'amministatore mi a detto che lo scarico deve essere a tetto,vorrei sapere come avviene lo scarico della condensa,

    dovendo ristutturare l'appartamento pensavo di cambiare posizione della caldaia,portando lo scarico dei fumi su un poggiolo in modo che la condensa,non danneggi nessuno, l'amministratore mi a detto che si rischia una multa di ottomila euro, ho letto sul blog che con una caldaia con caratteristiche classe d nox e possibile. in attesa di una sua risposta. Grazie Giuseppe

     

     

    • Gentile Giuseppe,

      può posizionare la caldaia dove desidera (escluso il garage), a patto che lo scarico dei fumi avvenga a tetto e le condense vengano allacciate alle fognature.

  23. Buongiorno,

    vivo in un condominio con 8 appartamenti e scarico di caldaie comune. L'anno scorso ho acquistato la casa (sprovvista di riscaldamento) e durante i lavori di ristrutturazione ho installato una caldaia a condensazione da 24kw con scarico a parete, che però non rispetta la distanza minima dal balcone sopra il mio. Nello scarico comune non c'è spazio per l'intubamento per la mia caldaia. Mi chiedevo, se proponessi agli altri condomini di modificare tutto lo scarico comune (utilizzando le attuali agevolazioni fiscali con anticipo su fattura) per renderlo idoneo per la mia caldaia, le loro vecchie caldaie potrebbero comunque attaccarsi? O sarebbero incompatibili?

    • Gentile Rosaria,

      purtroppo c’è un problema di incompatibilità. Per utilizzare un nuovo scarico comune è infatti necessario che gli apparecchi siano tra loro similari e, per buona norma UNI 7129, è difficile che la caldaia a condensazione sia compatibile con vecchi modelli, in quanto temperature dei fumi e pressioni di sistema sono molto differenti…

  24. Buonasera, ho installato una Vaillant a condensazione e chiedo se esiste un tubo di scarico, flessibile, da infilare dal basso su per la canna fumaria, avendo difficoltà a salire sul tetto. 3 piani altezza circa15 mt. Grazie, Marco.

    • Salve Marco,

      il tubo flessibile è idoneo per l’intubamento anche in caso di caldaie a condensazione, è sufficiente collegarlo con giunti a tenuta stagna. Ad ogni modo noi consigliamo sempre di utilizzare un tubo rigido con guarnizioni, come il nostro Dynamic One!

  25. Buongiorno,

    ho la necessità di sostituire la mia caldaia a condensazione installata 12 anni fa. In quella occasione la canna fumaria fu incamiciata con  una tubazione flessibile in materiale plastico (credo PVC).

    Per l'installazione della nuova caldaia, l'installatore vorrebbe sostituire il tubo in PVC con uno in acciaio Inox, secondo lui più durevole, con relative opere murarie di cui farei volentieri a meno. 

    Gradirei il vostro parere in proposito.

    Grazie infinite e cordiali saluti,

    Giuseppe

     

     

    • Gentile Giuseppe,

      la sostituzione non è obbligatoria in quanto il condotto in PP (materiale plastico) potrebbe essere ancora idoneo alla sua funzione se di qualità e gestito in maniera corretta.
      Queste valutazioni dovranno essere fatte dall’installatore che potrà consigliarle se procedere o meno con la sostituzione.

  26. Buongiorno, nell'ambito della ristrutturazione di un appartamento, in un condominio di 5 piani, vorrei sostituire una caldaia per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria, installata nel 1994 sul mio balcone (3° piano) con scarico a parete, con una caldaia a condensazione. La nuova caldaia verrebbe installata nella stessa posizione di quella vecchia, su un muro perimetrale, dietro il quale passa una colonna cui sono collegate le canne fumarie delle cappe delle cucine dei vari appartamenti. Posso far predisporre lo scarico della nuova caldaia in tale colonna?

    Grazie molte.

    • Salve Franco,
      No, nel suo caso non è possibile prevedere uno scarico in collettiva perché le cappe della cucina sono del tipo A, mentre la legge offre la possibilità di scarichi collettivi solo per apparecchi similari di tipo C (caldaie a condensazione).
      Le cose cambiano in caso di intubamento multiplo, in quanto è possibile prevedere nello stesso camino più condotti metallici intubati per ogni tipo di apparecchio a gas.

  27. Buon giorno, 

    sto per sostituire la vecchia caldaia con una a condensazione.

    Abito in una quadrifamiliare, dove ogni appartamento ha la sua caldaia autonoma, che scarica i fumi con camino differente per ogni abitazione sopra il tetto. IL camino in questione è privato quindi per ogni abitazione e scarica solo i fumi della caldaia.

    Questo scarico nella parte visibile prima che si inserisca nel camino, è realizzato in metallo, ed effettua due curve a 90 gradi prima di raggiungere il camino.

    Il tecnico che è venuto per il sopralluogo, mi ha detto che è necessario prevedere tubo in PVC  e che non si può usare il camino esistente. Dovrà quindi essere praticato un foro nel muro per fare uscire questa tubazione all'esterno, con ovvia ripercussione negativa sull'estetica.

    Vorrei capire se questo corrisponde a vero e perchè.

    Non basterebbe intubare il camino esistente?

    Inoltre per poter accedere agli sgravi fiscali mi impone l'instllazione delle valvole termostatiche per ogni scambiatore di calore. In realtà leggevo che la valvole sono obbligatorie solo per impianti centralizzati e non per impianti autonomi, oppure mi sbaglio?

    Grazie per le risposte.

     

     

    • Gentile Marcello,
      Non ci è possibile fornirle una risposta definitiva. Andrebbero approfondite le ragioni che hanno portato il suo tecnico a questa valutazione. In termini generali il camino esistente può essere risanato se rispetta la norma UNI 7129 nel caso di intubamento, tenendo conto di: tipo di materiale, dimensioni, forma e stato.
      Per quanto concerne invece l’accesso alle detrazioni fiscali, le consigliamo di rivolgersi ad un Progettista informato che possa fornirle delle informazioni precise ed adeguate alla sua specifica situazione.

  28. Buongiorno, dovrei cambiare la caldaia con una a Condensazione, attualmente lo scarico fumi è un coibentato inox int 10 est 15 e va a tetto?

    Non posso sostituirlo perché è all interno di cappotto termico della facciata. 

    È obbligatorio sostituirlo? 

    • Salve Gianluca,
      Per poterle rispondere sarebbe necessario sapere se il camino esistente è idoneo a un sistema a condensazione, cioè resistente alle condense e alle pressioni positive. Per avere conferme in merito il consiglio che le diamo è quello di contatta un tecnico abilitato secondo il DM 37/08.

  29. Buongiorno.Nel nostro condominio abbiamo una canna fumaria collettiva in acciaio inox diametro cm. 25. abbiamo cambiato le caldaie da gas a condensazione possiamo inserire lo scarico dei fumi in tale tubo?  premesso che siamo in 3 a scaricare nella canna fumaria . uno dei tre condomini può scaricare allesterno ? scaricando i fumi al condomino superiore, oppure è obbligato a inserirsi anche lui nella canna fumaria? grazie molte.

    • Salve Quintilio,
      Innanzitutto dovreste verificare l’idoneità del camino a contenere contemporaneamente 3 scarichi (UNI 7129-3. Se cos fosse, basta che le caldaie siano similari e che il diametro sia verificato secondo la norma di calcolo dei camini EN 133841-2.

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